La sindrome da contaminazione dell’intestino tenue conosciuta anche comunemente come SIBO dall’inglese Small Intestinal Bacterial Ovregrowth rappresenta una condizione clinica molto eterogenea caratterizzata da un aumento del numero e/o di alcuni consorzi microbici presenti nell’intestino tenue.
La clinica
La SIBO è una delle più frequenti cause di sintomi come diarrea, flatulenza, gonfiore e perdita di peso.
Spesso i pazienti con SIBO presentano un deficit di vitamina B12 conseguente al consumo di essa da parte dei batteri in eccesso e valori elevati di folati nel sangue per l’aumentata produzione dai parte dei batteri in eccesso.
Le cause
Le cause di SIBO sono molteplici ma possono essere ricondotte a 3 categorie fondamentali che sono: le alterazioni della secrezione acida (acloridria, antrectomia/vagotomia,utilizzo prolungato di inibitore della pompa protonica che inibiscono la secrezione acida), le alterazioni del transito intestinale (ansa cieca, diverticolosi dell’intestino tenue, dismotilità) e le alterazioni dei normali meccanismi di difesa antibatterici (resezione della valvola ileocecale, deficit selettivo di IgA, riduzione della secrezione biliare e pancreatica)
La diagnosi
In condizioni normali nell’intestino tenue sono presenti circa 104 batteri per mL; invece, nella SIBO la conta batterica è superiore a 105/mL.
Nella pratica clinica, però, è molto difficile e costoso ottenere delle colture batteriche dall’intestino tenue per questo motivo per fare diagnosi di SIBO si ricorre al test del respiro all’idrogeno (breath test al lattulosio) nonostante i limiti che presenta (bassa sensibilità e bassa specificità.
Qualora non fosse possibile effettuare il test del respiro all’idrogeno la SIBO può essere diagnosticata sulla base della risposta a un trattamento antibiotico empirico (anche se in casi come questi ci può essere il rischio di un utilizzo improprio della terapia antibiotica in pazienti che non presentano la SIBO come ad esempio i pazienti affetti da sindrome dell’intestino irritabile,
La terapia
Molti antibiotici sono efficaci nel trattamento della SIBO e poiché i fattori che predispongono allo sviluppo della SIBO spesso possono essere irreversibili i paziente devono effettuare cicli ripetuti di antibiotici che vengono somministrati ripetutamente a rotazione.
La SIBO si può associare anche all’intolleranza al lattosio e ciò è dovuto al fatto che l’orletto a spazzola delle cellule epitaliali intestinali dove sono presenti gli enzimi digestivi tra cui la lattasi risulta danneggiato nei pazienti con SIBO.
Scritto e redatto da dr. Antonio Romano
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